Un bel dì, vedremo
levarsi un fil di fumo
sull'estremo confin del mare.
E poi la nave appare.
Poi la nave biancaentra nel porto,romba il suo saluto.
Vedi?
È venuto!
Io non gli scendo incontro.
Io no.
Mi metto là sul ciglio del colle e aspetto,e aspetto gran tempoe non mi pesa,la lunga attesa.
E uscito dalla folla cittadina,un uomo, un picciol puntos'avvia per la collina.
Chi sarà? chi sarà?
E come sarà giuntoche dirà? che dirà?
Chiamerà Butterfly dalla lontana.
Io senza dar rispostame ne starò nascostaun po' per celiae un po' per non morireal primo incontro;
ed egli alquanto in penachiamerà, chiamerà:"Piccina mogliettina,olezzo di verbena"
i nomi che mi dava al suo venire.
(a Suzuki)
Tutto questo avverrà,te lo prometto.
Tienti la tua paura,
io con sicura fede l'aspetto.
Libreto de Luigi Illica y Giuseppe Giacosa
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